Canapa, seta bio e cotone bio: come lavare e asciugare correttamente queste fibre naturali

Fino a qualche anno fa, complice anche la fast fashion che ha favorito la vendita massiccia di capi realizzati a basso prezzo con materiali di scarsa qualità, il metodo di lavaggio e di asciugatura di abiti, vestiti e accessori era più o meno simile.

Si buttava tutto nella lavatrice per poi procedere al normale lavaggio dei capi, che poi venivano asciugati al sole o con l’asciugatrice. Non è che stiamo parlando di epoche passate, anzi, in alcuni casi molte famiglie continuano a fare così.

Le cose però sono cambiate con la diffusione delle fibre biologiche, utilizzate per la realizzazione di capi sostenibili ed eco-friendly che, grazie ad una produzione più virtuosa e all’uso di materiali naturali, riducono notevolmente l’impatto ambientale.

Proprio perché sono capi realizzati con sostanze biologiche bisogna prestare maggiore attenzione alle fasi di lavatura, asciugatura e stiratura per preservarli accuratamente e garantire loro una lunga durata.

Se tenuti correttamente, questi capi possono durare molto a lungo e ridurre la produzione a beneficio dell’ambiente circostante. In questo articolo ci siamo concentrati sulle tre fibre naturali maggiormente utilizzate nel mondo dell’abbigliamento biologico: la canapa, la seta bio e il cotone bio.

Abbigliamento in canapa: gli step da seguire per il lavaggio e l’asciugatura

La canapa, grazie alle sue peculiarità, rappresenta una delle migliori fibre naturali presenti nel mercato dell’abbigliamento ed è utilizzata in tanti altri settori. Una delle principali caratteristiche della canapa, che deriva dalla Cannabis Sativa, è la resistenza. I capi realizzati in canapa possono durare molto a lungo se vengono usati attentamente, ma vanno trattati con delicatezza.

Per evitare qualsiasi tipo di rischio la cosa migliore è optare per il lavaggio a mano, ma assicurati di usare detersivi naturali e delicati, preferibilmente vegetali, per non risultare troppo aggressivi nei confronti delle fibre. Se il tessuto è tinto in maniera naturale c’è il rischio elevato che un detersivo particolarmente aggressivo faccia sbiadire il colore. Usa acqua pulita nella fase del risciacquo, poiché i detersivi potrebbero lasciare delle tracce di cellulosa, possibili cause di macchie scure difficili da eliminare. Un piccolo consiglio: al momento del risciacquo aggiungi un bicchiere di aceto bianco per ammorbidire ulteriormente le fibre.

Con le dovute precauzioni puoi anche optare per il lavaggio in lavatrice, ma usa programmi specifici per capi delicati e affidati sempre a detersivi neutri e privi di sostanze chimiche e aggressive. Attenzione anche alla centrifuga: meglio un lavaggio con pochi giri per non stressare eccessivamente il capo. Da evitare assolutamente invece il lavaggio a secco, che può apportare danni seri e macchiare irrimediabilmente le fibre.

Il capo d’abbigliamento in canapa andrebbe asciugato all’aria aperta, ma non a contatto diretto con il sole altrimenti c’è il rischio di far sbiadire il tessuto. Sarebbe ideale asciugare il capo quando è ancora umido, mentre se è tinto è preferibile stirarlo al contrario.

Come lavare e asciugare la seta biologica

Il Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) ha approvato la seta bio classificandola come un materiale proveniente dall’agricoltura biologica che è stata utilizzata nei più disparati settori, a partire dall’abbigliamento.

La seta bio è altrettanto delicata e richiede qualche attenzione in più in fase di lavaggio e asciugatura. La soluzione migliore è il lavaggio a mano: basta riempire una  bacinella con acqua tiepida e usare un sapone neutro da strofinare delicatamente e con cura sul capo d’abbigliamento. In fase di risciacquo è consigliabile aggiungere un cucchiaio di aceto bianco all’acqua di lavaggio per “coccolare” ulteriormente il capo. Assolutamente da evitare detergenti aggressivi, soprattutto candeggina o altri composti chimici a base di alcol e di cloro.

Per l’asciugatura sono fortemente sconsigliati metodi che prevedono alte temperature, come l’esposizione diretta ai raggi solari o, peggio ancora, l’asciugatrice che rischiano di compromettere definitivamente la qualità del tessuto. Il capo andrebbe esposto all’aria aperta ma in un luogo ventilato e ombreggiato.

Per la stiratura sarebbe meglio non usare il ferro da stiro, le cui alte temperature possono rappresentare un rischio. Puoi però usare un piccolo trucchetto: appendi l’abito in bagno dopo aver fatto la doccia, così l’umidità eliminerà le pieghe in modo naturale e senza rischi.

Come lavare e asciugare il cotone bio

Chiudiamo la nostra analisi con un altro materiale gettonatissimo in ottica green: il cotone bio, ottenuto senza l’uso di pesticidi o di altre sostanze chimiche.

Rispetto alle altre fibre sintetiche è più resistente e meno delicato, quindi può essere lavato anche in lavatrice purché non si usi una temperatura maggiore di 30° e non si superino gli 800 giri di centrifuga. Ricorda sempre di usare solo detergenti naturali e delicati, riducendo l’uso dell’ammorbidente.

In fase di asciugatura il consiglio è sempre lo stesso: evita l’esposizione diretta del capo ai raggi solari, o rischia di scolorirsi. Da evitare anche l’asciugatrice, le cui alte temperature possono rovinare il capo. Puoi asciugare il capo in cotone bio direttamente con l’umidità della doccia, così da non dover neanche usare il ferro da stiro.