Carrelli AVG e Robot Mobile: scopri quali sono le differenze quale scegliere in base alle proprie esigenze

Veicoli a guida automatica e robot mobili sono spesso confusi: se anche tu sei alla ricerca di consigli ed informazioni per capire quale tecnologia fa al caso tuo continua a leggere questo articolo.

 

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Robot mobile e carrelli AVG: ecco in che cosa sono differenti.

Un robot mobile è un dispositivo che si muove in maniera autonoma, segue un percorso ben definito ed evita gli ostacoli lungo il suo cammino ripianificando se necessario il suo percorso.

 

Un esempio di robot mobile è senza dubbio il famoso aspirapolvere rotondo che una volta acceso raccoglie tutto lo sporco che trova nella stanza.

 

I veicoli a guida automatica invece sono veicoli appunto guidati  in modo automatico sfruttando differenti tipi di tecnologie tra cui:

 

  1. Guida su cavo, che segue un filo posizionato sotto il pavimento dove scorre la corrente che viene rilevato dai sensori presenti sul mezzo;
  2. Guida inerziale, che utilizza giroscopi per muovere le ruote;
  3. Guida Laser, quando il veicolo si muove utilizzando un dispositivo laser che intercetta dei riflettori posizionati in punti specifici dell’ambiente.

 

La prima differenza che balza agli occhi quando andiamo a confrontare queste due tecnologie è sicuramente legata al fatto che nel caso di carrelli AGV sono necessarie modifiche strutturali ed invasive dell’ambiente per fare in modo che il veicolo si muova e faccia il suo dovere.

 

Robot Mobili

Il compito dei robot mobili è molto simile a quello degli AGV: portare materiale da un punto all’altro. Il modo però con cui operano è completamente diverso. Invece di utilizzare infrastrutture esistenti (cavi, riflettori etc) , tutti i sensori e il calcolo del percorso sono a bordo del robot stesso. I robot mobili infatti utilizzano i sensori montati a bordo per rilevare l’ambiente in cui operano. Tali sensori sono solitamente laser scanners o telecamere.

Tipicamente quando un robot mobile viene messo in servizio, viene portato “a spasso” con un joystick nell’ambiente in cui andrà ad operare. Durante questa fase i suoi sensori rilevano la planimetria. Alla fine di questa fase, tutti i dati rilevati dai sensori vengono elaborati per creare la mappa dell’intera superficie. Questa procedura è di fondamentale importanza perché permette al robot di “apprendere” l’ambiente e di muoversi liberamente in esso. Inoltre risulta molto semplice apprendere diverse mappe o modificare le mappe esistenti in caso di modifiche ambientali. Grazie ai suoi sensori e alle mappe digitali memorizzate nel controller a bordo del robot, quest’ultimo è in grado quindi di navigare liberamente nell’ambiente, creando autonomamente i percorsi evitando ostacoli eventualmente presenti durante il suo moto.

Qual’è la migliore soluzione? Dipende dalla vostra applicazione

La necessità di avere robot e persone operanti allo stesso tempo nello stesso ambiente sta diventando sempre più attuale. Questo sta spingendo sempre più l’utilizzo di robot mobili o AGV, con la differenza fondamentale che i robot mobili non necessitano di alcuna infrastruttura esistente ed inoltre sono in grado di evitare in autonomia ostacoli e persone, cosa che normalmente i normali AGV non fanno, arrestandosi semplicemente e attendendo che l’ostacolo venga rimosso.

Questa ed altre considerazioni stanno facendo sempre più propendere l’industria, e non solo, per l’utilizzo della tecnologia dei robot mobili rispetto a quella più consolidata, ma oramai datata, degli AGV tradizionali.