Riflessologia plantare: cos’è e come funziona

La riflessologia plantare è una medicina alternativa, che consente di attenuare dolori cronici, cervicali, emicranica, ansia senza ricorrere ai farmaci, solo con la manipolazione di punti specifici della pianta del piede.
Se si desidera apprendere queste tecniche si può frequentare una scuola o in alternativa un corso di riflessologia plantare online, tra questi consigliamo quello della dottoressa Silvia Giovetti.
Cos’è la riflessologia plantare?
La riflessologia plantare è una tecnica di massaggio della pianta del piede, che sfrutta i collegamenti esistenti tra quest’ultima e i vari organi e arti del corpo, per migliorare il benessere della persona e alleviare numerosi disturbi. In particolare, la riflessologia plantare si basa sul concetto che i piedi riflettano l’intero corpo, ovvero ogni sua zona è strettamente connessa con un organo, articolazione o terminazione nervosa specifica, che se viene stimolata permette di risolvere numerosi problemi e migliorare la salute della persona. Il massaggio dell’arto inferiore avviene tramite la digitopressione della parte del piede correlata al problema che si deve trattare, senza il ricorso a oli o lozioni. Ad esempio, se un soggetto soffre di mal di pancia, dovuto a un problema intestinale, il terapista eserciterà una pressione nell’area inferiore all’arcata delle dita, punto in cui si riflette l’intestino.
Origini
La riflessologia plantare è una pratica che affonda le sue radici nella Medicina Tradizionale Cinese. Il primo a notare che premendo su determinati punti dei piedi si poteva ottenere un effetto anestetico senza ricorrere ai farmaci fu un medico otorinolaringoiatra americano, William H. Fitzgerald, all’inizio del Novecento.
La vera fondatrice della riflessologia plantare è reputata la fisioterapista Eunice Ingham, che studiando le piante dei piedi e delle mani ha elaborato la mappa con i punti collegati ai vari organi, alle articolazioni, alle strutture nervose, ai muscoli e alle altre parti del corpo.
Come funziona la riflessologia plantare
Il funzionamento della riflessologia plantare si basa sulla capacità delle pressioni effettuate sulla pianta del piede di stimolare le funzionalità del sistema linfatico, favorire l’eliminazione di tossine e dei liquidi in eccesso e velocizzare la depurazione del corpo. Inoltre, si ritiene che il massaggio dei piedi porti il cervello a rilasciare ormoni, come le endorfine, che aiutano a dare sollievo ai dolori e ai malesseri di specifiche aree del corpo.
Non esistono studi scientifici che permettano di capire come effettivamente agisce la riflessologia plantare sulla persona, ma in ogni caso è una tecnica che consente di alleviare vari disturbi.
Mappa dei punti della riflessologia plantare
Esiste una mappa che indica a quale parte del corpo corrisponde ogni area dei piedi. È importante notare, che il piede destro riflette la parte destra del corpo e così quello sinistro. Ad esempio, cuore e milza che si trovano nella zona sinistra del corpo, hanno uno specifico punto collegato al piede sinistro. La cistifellea che si trova a destra è correlata a una determinata area del piede destro. Naturalmente ci sono organi, come intestino, reni, pancreas che hanno un punto corrispondente su entrambi gli arti.
Benefici della riflessologia plantare
I benefici dei massaggi plantari si possono ritrovare in sensazioni di benessere generale e in uno stato di rilassamento totale del corpo, che aiuta combattere lo stress, l’ansia e trovare sollievo a vari disturbi cronici. Inoltre, è indicata per rimuovere infiammazioni, tensioni e congestioni, La stimolazione delle piante del piede è efficace per contrastare:
- l’asma e problemi respiratori, in questi casi la digitopressione viene effettuata sulle zone collegati a polmoni, cuore e gabbia toracica;
- la costipazione intestinale, la stitichezza e la sindrome del colon irritabile;
- il mal di orecchie;
- i dolori alla schiena, cervicali e dovuti infortuni sportivi, come quelli alle strutture anatomiche del corpo o al ginocchio;
- i sintomi della menopausa;
- disturbi legati alla cattiva digestione e all’apparato digerente;
- lo stress, l’ansia, gli sbalzi di umore e l’irritabilità.
La riflessologia plantare è un vero toccasana contro il nervosismo, le tensioni nervose e permette di liberarsi dei pensieri negativi che portano a un malessere generale del corpo.
Inoltre, la stimolazione dei punti plantari corrispondenti al collo, rappresentati dalla parte interna degli alluci, permette di alleviare i problemi cervicali dovuti a un colpo di freddo o all’umidità.
In caso di sciatica, dovuta a una postura scorretta, massaggiando l’area interna del malleolo, è possibile riequilibrare i muscoli e le ossa, attenuando i dolori.
Chi esegue la riflessologia plantare?
La riflessologia plantare deve essere eseguita da un professionista accreditato all’Aimo (Associazione italiana di medicina olistica), che ha seguito corsi abilitanti e rispetta un codice deontologico. Non è un medico e non può prescrivere terapie farmacologiche. Per quanto riguarda le sedute, avvengono facendo stendere la persona su un lettino, con le mani e i piedi nudi. Questi ultimi vengono esaminati dal terapista, prima di cominciare il massaggio, fa eseguire al paziente degli esercizi riscaldamento. In genere, ogni seduta dura un’ora.
Controindicazioni
La riflessologia plantare deve essere praticata lontana dai pasti, per evitare disturbi allo stomaco e all’intestino. Non è indicata alle donne in stato di gravidanza o durante il ciclo mestruale. Non deve essere fatta da chi ha problemi di circolazione ai piedi, o di trombosi venosa alle gambe. Inoltre, è controindicata in caso di diabete, disturbi alla tiroide ed epilessia.