Cittadinanza italiana per matrimonio, come fare?

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cittadinanza italiana praticaQuando una coppia si ama e si sposa, uno dei due coniugi ha la possibilità di ottenere in poco tempo la cittadinanza del paese di residenza dell’altra coniuge. Anche in Italia, un cittadino che non è italiano ma è sposato a un italiano può richiedere dopo due anni di permanenza in Italia, o tre se si trovano all’estero la cittadinanza.

La durata massima consentita per legge è prefissata in 730 giorni, ma spesso per chi richiede la cittadinanza italiana pratica i tempi sono molto maggiori. Per riuscire a ridurli, è possibile chiedere una consulenza e un aiuto a un avvocato specializzato proprio nel trattare questo tipo di casi. Per chi non si sente sicuro di questa soluzione, può seguire questi consigli e cercare di velocizzare la chiusura della propria pratica di cittadinanza.

A chi rivolgersi per la pratica?

Quando si fa richiesta di una pratica di cittadinanza per matrimonio, l’ufficio di competenza è la prefettura della propria zona di residenza. Il Capo dell’Ufficio Consolare è la persona che può offrire un reale sostegno e fornire tutte le informazioni necessarie per conoscere lo stato della propria pratica.

Per chi è alla ricerca di indirizzi e informazioni per contattare il Responsabile della propria zona, il sito degli esteri.it è sicuramente la fonte più attendibile dove trovare questo tipo di informazioni.

Lettera di sollecito

Per contattare in maniera formale i responsabili dell’ufficio dove è presente la pratica per la richiesta di cittadinanza, si può utilizzare uno dei moduli presenti in internet. Questi moduli, che sono stati redatti da avvocati specializzati nello svolgere questo tipo di pratiche, contengono una serie di informazioni utili proprio per accelerare questa tipologia di pratiche.

Oltre a contenere tutti i dati della propria pratica, contengono anche una richiesta ufficiale per incrementare la celerità della conclusione della pratica con i riferimenti delle leggi che lo permettono. Grazie a queste leggi, che spesso purtroppo non sono prese in considerazione da molti funzionari, molte pratiche si potrebbero concludere in molto meno tempo.

Questa lettera, può essere spedita all’ufficio preposto in due modalità. O mediante una raccomandata con ricevuta di ritorno, che purtroppo porta spesso a prolungare i tempi di risposta o mediante una PEC. La Posta Elettronica Certificata è sicuramente il metodo migliore per chi vuole accelerare e ricevere una risposta celere dall’ufficio che sta gestendo la propria pratica di cittadinanza italiana per matrimoni.

Una volta che questa lettera è stata invita, si può consultare lo stato di avanzamento dei lavori direttamente sul sito del Ministero dell’Interno. In molti casi, il sito non è sempre aggiornato in tempo reale sullo stato di avanzamento della pratica. Per ottenete una risposta certa, è meglio armarsi di pazienza e telefonare o recarsi direttamente presso la Prefettura o il Consolato.

Seguendo questi semplici passaggi, in pochi mesi si potrà chiudere con successo la pratica per la cittadinanza italiana. Senza dover chiedere l’intervento di un avvocato o di un esperto in questo tipo di pratiche.