Tutto il fascino del Ponte Vecchio e degli Hotel Firenze Centro 4 Stelle

Quando lo sguardo volge su Ponte Vecchio e spazia estasiato tra i colori del cielo e quelli dell’Arno, il fascino unico del ponte simbolo di Firenze con le sue stanzette a sbalzo sull’acqua e le piccole finestre rotonde, regala suggestioni di rara intensità.

Quando si giunge nel capoluogo toscano, fate un bel respiro e preparatevi ad ammirarne tutte le meraviglie. Prendete il vostro alloggio in uno dei migliori Hotel Firenze Centro 4 stelle per immergervi completamente nell’atmosfera della città, fate una doccia calda rilassante e, come prima cosa, recatevi ad ammirare il Ponte Vecchio.

La storia di Ponte Vecchio

Il primo Ponte Vecchio, costruito dai Romani e realizzato in legname e su pile di pietra, fu danneggiato più volte dalle alluvioni, fino ad essere completamente distrutto durante la più rovinosa piena dell’Arno nel Novembre del 1333. Nel 1345 si concluse la ricostruzione (resa fattibile dai proventi ricavati dagli affitti delle botteghe) ad opera di Taddeo Gaddi discepolo di Giotto.

Da allora, sebbene spesso danneggiato e successivamente restaurato, Ponte Vecchio non fu più distrutto dalle piene del capriccioso fiume. Questo, fu possibile, grazie all’idea, rivoluzionaria per l’epoca, di usare per la costruzione archi ribassati, che permisero di avere tre campate invece di cinque ma ben più ampie, così da consentire ai detriti, che si accumulano durante le piene, di scorrere via facilmente. Questa particolare realizzazione, la prima in Italia, è ciò che rende unico e affascinante il profilo di Ponte Vecchio.

Le botteghe di Ponte Vecchio

Nel 300 il ponte costituiva il proseguimento della strada cittadina e qui organizzarono le loro botteghe i macellai (chiamati all’epoca beccai) e i verdurai che potevano scaricare i loro rifiuti maleodoranti direttamente nel fiume. In seguito, per ordine di Ferdinando I, le botteghe “povere” dovettero lasciare il posto ad attività commerciali più affini alla nobiltà perché, dopo la costruzione del Corridoio Vasariano, voluto da Cosimo I, il ponte era divenuto luogo di passeggio di “gentiluomini e forestieri”.

Pertanto, beccai e verdurai vennero sostituiti da orafi, argentieri e gioiellieri che ancora oggi, con le loro botteghe dalle porte in legno antico, le vetrine, gli specchi, le decorazioni e le piccole stanze aggettate sul fiume, donano a Ponte Vecchio la sua incomparabile atmosfera.

Il Corridoio Vasariano e la Torre dei Mannelli

Cosimo I de’ Medici, nel 1565, ordinò a Giorgio Vasari la costruzione di un corridoio, denominato appunto Corridoio Vasariano, che sovrasta Ponte Vecchio e che doveva congiungere Palazzo Vecchio, il centro amministrativo e politico di Firenze, con Palazzo Pitti, la dimora privata dei Medici.

La famiglia Mannelli, fu l’unica ad opporsi al passaggio del corridoio all’interno della sua proprietà, per cui Vasari, costretto ad aggirare la torre, fece costruire questo tratto completamente a sbalzo su mensole. Infatti, all’estremità sud del ponte, all’angolo di via dei Bardi, il Corridoio Vasariano cinge una torre, quella appunto della famiglia Mannelli, l’ultima delle quattro rimaste.

Le finestre tonde di Mussolini

Seguendo con lo sguardo la parte di Corridoio Vasariano che passa sul ponte, si può notare che la sua facciata è contrassegnata da piccoli oblò in stile rinascimentale. Nella parte centrale, invece, si notano alcune finestre molto più grandi; queste furono fatte aprire da Mussolini nel 1939, affinché Hitler, giunto in Italia per stipulare l’Alleanza Italia-Germania, potesse contemplare il panorama della città verso Ponte Santa Trinità.

La splendida vista fu talmente apprezzata dal Füher che, sembra sia stato questo il motivo per cui il ponte non fu distrutto dalle mine tedesche nel corso della ritirata del 1944. Purtroppo però, per impedirne l’accesso, furono bombardate via Por Santa Maria e via Guicciardini, entrambe prontamente ricostruite negli anni 50.

In Hotel con il Wi-Fi per conoscere la storia di Firenze

Conoscere la storia di Ponte Vecchio rende ancora più interessante la sua visita. Prima di recarvi a Firenze è consigliabile informarsi sulle storie che stanno dietro ai suoi monumenti e alle sue opere d’arte per impreziosire il viaggio con nozioni che rendono le visite più emozionanti. Se non avete tempo di farlo prima di arrivare, potreste sfruttare i momenti di relax negli hotel a Firenze provvisti di connessione Wi-Fi, per andare alla ricerca di informazioni riguardo i luoghi che andrete a visitare durante il soggiorno.