Quali sono gli interventi utili a rendere un edificio esistente antisismico?

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Quali sono gli interventi utili a rendere un edificio esistente antisismico? Di seguito offriamo alcune interessanti informazioni per dare vita a costruzioni antisismiche sicure sotto tutti i punti di vista.

Come ottenere costruzioni antisismiche solide e sicure

Sono numerosi gli interventi che possono essere realizzati per riuscire ad ottenere costruzioni antisismiche solide, rigide e di conseguenza sicure. Si tratta, nello specifico, di azioni di ristrutturazione particolarmente mirate che devono essere, però, fatte esclusivamente da mani esperte. Alla base di quest’interventi vi è la necessità di riuscire a studiare per bene un edificio già esistente cercando in seguito di attuare valide e corrette unioni tra solai e pareti.

I progetti di riqualificazione devono avere come scopo primario quello di progettare con criterio costruzioni antisismiche duttili ed a norma, in grado di fare fronte a qualsiasi tipo di terremoto. Il più delle volte per rendere una soluzione resistente alle scosse vengono adoperati dei tiranti così da ancorare nel migliore dei modi tutte le parti di un edificio sia pubblico che privato. L’obiettivo è quello di dare vita ad una coesione solida e perfetta tra le murature. Ad ogni caso singolo corrisponde una tecnica chiara e precisa. In alcuni casi, ad esempio, si parla della tecnica definita scuci e cuci: un’operazione che viene realizzata quando le mura di un’abitazione sono lesionate in modo evidente e profondo.

Gli interventi su edifici esistenti sono invasivi?

Le costruzioni antisismiche richiedono interventi solitamente non troppo invasivi. Vengono, infatti, sconsigliate in casi davvero estremi di riqualificazione di un edificio perforazioni armate. Di contro, risultano, invece, particolarmente incoraggiati i cordoli che vengono applicati direttamente sulla sommità delle mura, laddove queste figurano meno coese tra loro. Un occhio di riguardo si deve avere per i solai.

È necessario limitare gli irrigidimenti. Quelli realizzati in legno si possono conservare, ma è opportuno riuscire a collegare per bene le pareti e le travi. Quest’ultime vanno accuratamente visionate, affinché non si sfilino creando un vero e proprio crollo appunto del solaio. Un’equipe di esperti dovrà, allora, cercare di creare un’ottima distribuzione delle forze orizzontali. Per alcuni solai in struttura metallica si può usare anche una soletta in calcestruzzo così da offrire una maggiore sicurezza.

Negli interventi utili a rendere un edificio esistente antisismico vi sono anche quelli legati agli archi e alle volte. A tale riguardo viene applicata una tecnica base che prevede l’uso di catene adatte per cercare di contrastare le spinte sulle murature di appoggio. Nel caso di archi e volte si possono anche utilizzare i contrafforti murari. Quest’ultima tecnica è però sempre meno adoperata. Se un edificio possiede un tetto in legno è bene mantenerlo in quanto quest’ultimo si rivela perfetto per garantire un’ideale elasticità al momento degli oscillamenti tellurici. Laddove figurino tetti spingenti si suggerisce di utilizzare capriate così da ideare collegamenti nodali contro distacchi improvvisi in presenza di continue e forti azioni orizzontali.

Un materiale molto utilizzato per rendere gli edifici antisismici è l’EPS molto più leggero del laterizio. Il punto forte delle strutture realizzate con questo materiale, è la composizione che vede l’unione di polistirene espanso e profili metallici zincati, forati e sagomati per una perfetta funzionalità dell’armatura.