Ricorso per l’omessa comunicazione dei dati del conducente

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L’obbligo di comunicazione dei dati del conducente è previsto da una postilla nei verbali di contravvenzione.

L’art. 126 – bis del Codice della Strada prevede che in caso di mancata contestazione immediata dell’infrazione il proprietario del veicolo deve fornire all’organo che ha accertato l’infrazione, entro sessanta giorni dalla data di notifica del verbale di contestazione, i dati della patente di guida del conducente al momento dell’infrazione.

In caso di omissione, senza giustificato e documentato motivo, da parte del proprietario del veicolo quest’ultimo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 286 a 1.143 euro.

Come deve essere effettuata la comunicazione

La  comunicazione deve contenere non solo nome e cognome dell’effettivo conducente, ma anche i dati della relativa patente.

Quello della completezza della comunicazione dei dati è un elemento molto importante, infatti molti automobilisti si vedono recapitare la seconda sanzione per omessa comunicazione dei dati del conducente a seguito dell’invio di una comunicazione errata o incompleta.

Questo accade perché la comunicazione dei dati del conducente errata o incompleta equivale ad un’omessa comunicazione, con le relative conseguenze.

Quindi il proprietario del veicolo in caso di notifica di un verbale che prevede la decurtazione dei punti dalla patente di guida ha due possibilità:

■ Pagare la multa e comunicare i dati dell’effettivo conducente al momento dell’infrazione: in questo caso non si applicherà la sanzione per omessa comunicazione dei dati, ma verrà applicata la decurtazione dei punti dalla patente;

■ Pagare la multa principale, ovvero quella che prevedere la decurtazione dei punti e non comunicare i dati del conducente: in questo caso verrà emesso un secondo verbale da 286 euro per omessa comunicazione dei dati del conducente, ma si potrà evitare la decurtazione dei punti dalla patente.

Quando è possibile fare ricorso contro la multa per omessa comunicazione dei dati del conducente

Il vizio che rende contestabili molte delle sanzioni per omessa comunicazione dei dati del conducente è la notifica di tale verbale oltre i termini di legge.

Infatti il Codice della Strada prevede dei termini molto precisi entro i quali il verbale deve essere notificato, ma molto spesso questo termine non viene rispettato dagli accertatori.

Nello specifico il verbale per omessa comunicazione dei dati del conducente deve essere notificato entro novanta giorni dalla scadenza del termine di sessanta giorni per effettuare la comunicazione dei dati.

Questo significa che il verbale deve essere comunicato entro il termine complessivo di centocinquanta giorni dalla notifica del primo verbale.

Pertanto se il verbale di 286 euro viene notificato oltre tale termine è possibile presentare ricorso per ottenerne l’annullamento, utilizzando un apposito modulo di ricorso contro la multa per omessa notificazione dei dati del conducente notificata oltre i termini di legge è possibile opporre il verbale ed ottenerne l’annullamento.

Ricorrere ad un modulo redatto da professionisti consente di evitare gli errori tipici del fai da te, che porta molto spesso a fare riferimento ad informazioni poco aggiornate o imprecise che possono costare molto di più di un modulo già utilizzato decine di volte con successo.